gravidanza

Quel taglio cesareo che non accetterò mai

Ho partorito mio figlio con un cesareo d’urgenza e ancora oggi, dopo 2 anni, quel taglio cesareo non l’ho ancora accettato.

Perché? Provo a raccontare anche se so già che non sarà facile.

Ho avuto una gravidanza perfetta, dopo una FIVET andata male, questa volta sembrava davvero che il mio sogno si stesse avverando. Ovviamente non ci credevo e non ci ho creduto per un bel po’.

Poi a 40 settimane + 5 inizio a non stare bene, prime contrazioni lente ma quelle giuste. Vado in ospedale dove scopro di avere la febbre e un tracciato per nulla rassicurante. Il medico che mi ha visitato, con un tono per nulla gentile ha commentato così la situazione: “Non va bene, non va bene per niente!” E quando io sono scoppiata in lacrime ha aggiunto: “Signora perché piange? Non serve a nulla!”.

Questo suo modo di fare, aggiunto alla mia precedente esperienza, mi ha fatto entrare in crisi… Ho preteso di vedere la ginecologa che mi aveva seguito durante tutta la gravidanza e solo quando è arrivata ho accettato il cesareo.

Oggi mi rendo conto che è stato da folli voler aspettare… Ma col senno di poi è tutto diverso! Avevo un’infezione al liquido amniotico e rischiavamo la vita sia io che mio figlio.

Sono finita in sala operatoria piena di paura. Per 9 mesi non avevo fatto altro che dire che io in quella sala non volevo più tornare e invece eccomi di nuovo lì.

Il mio bimbo è nato 5 Min dopo, ma io non l’ho visto né l’ho sentito piangere. Lo hanno portato via di corsa perché sospettavano avesse bevuto il liquido. Più l’anestesista cercava di tranquillizzarmi più io mi agitavo. Perché non aveva pianto? Perché non me lo hanno fatto vedere? Cosa stava succedendo?

Poco dopo mi hanno sedata e ho un buco di memoria di circa 6 ore. Non ricordo quando mi hanno portato il bimbo. Ricordo solo che avevo freddo e tremavo come una foglia.

Non c’è stato il pelle a pelle e ho attaccato al seno quel frugoletto 18 ore dopo la nascita.

Da quel giorno non ho mai guardato quella cicatrice, ne l’ho mai toccata… Perché ancora oggi fa male. A volte penso quasi di non averlo fatto io quel bimbo… Sento che è mancato qualcosa.

Siamo salvi, è andato tutto bene eppure io so che le cose sarebbero dovute andare diversamente. Dovevo sentirlo nascere, vederlo sul mio petto, vedere gli occhi lucidi di mio marito. Dovevo piangere e urlare e poi piangere ancora…

E so che alla fine di questo lungo post chi ci è passato mi capirà, tutti gli altri no. Qualcuno penserà che sono un’ingrata perché dovrei ringraziare… Non posso farvi cambiare idea, solo chiedervi di non giudicare perché non ci siete passati!

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